Spirito
Spirito, dal latino spiritus «soffio, respiro, spirito vitale», un termine dalla notevole polivocità semantica.
Può indicare infatti una spiccata ironia, una disposizione all'arguzia divertente e sapida.
In chimica è una parte volatile ed infiammabile di una sostanza ottenuta per distillazione.
Nello spiritismo e nelle credenze popolari è sinonimo di fantasma, spettro.
Nella teologia cristiana, lo spirito diviene un essere incorporeo appartenente a una dimensione soprannaturale.
In filosofia indica il principio immateriale e immortale, contrapposto al corpo e alla materia, che anima la vita intellettiva e psicologica a livello individuale o universale.
A partire da Cartesio il termine assume un significato che si affermerà come prevalente nel pensiero filosofico moderno e contemporaneo, come sinonimo di sostanza pensante.
Nell'estetica di Kant indica la facoltà creativa del pensiero, che, libero da condizionamenti gnoseologici, produce il bello nell’opera d’arte.
Nella filosofia hegeliana il termine assume un diverso e più complesso significato, in quanto designa la realtà assoluta e sopraindividuale, manifestazione necessaria dell’idea o ragione infinita.
Spirito è identità e differenza, è il superamento di una lunga assenza.
Spirito è unione di idee contrapposte, è l'ispirazione ed il lascito di verità supposte.
È il carburante che alimenta, è benzina che infiamma l'animo.
È l'animo nudo, inerme ed esposto al diluvio del tempo.
È presenza costante, è smarrimento.
Spirito è un flusso di idee che riempie e poi svuota, che convince la mente e delude il cuore.
È un progetto ideale, velleitario, senza pretese, che vuol farsi confessione spontanea e sincera, libera da ogni intima censura.